Enrico il Leone fu il sovrano padrone indiscusso di questa città, che oggi è seconda solo ad Hannover nella regione del Nieder Sachsen.
Il leone era il suo simbolo, come si può capire dal monumento della piazza davanti al Duomo.
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der Dom |
Enrico il Leone era cugino di Federico Barbarossa e tenne per lui le redini della Germania, mentre il cugino era impegnato nelle sue guerre di conquista in Italia.
I rapporti tra i due cugini si guastarono, quando Enrico rifiutò a Federico il suo appoggio militare in Italia.
Quando Federico tornò in Germania condannò al bando Enrico il Leone per non averlo sostenuto nelle sue battaglie in Italia, causando la sconfitta delle truppe tedesche e lo spogliò di tutti i suoi possedimenti. Dopo il suo atto di sottomissionne, gli furono restituiti solo i suoi possedimenti personali, ossia Braunschweig e le terre tutt'attono.
Enrico era riuscito a unire sotto il suo potere la Baviera e la Sassonia e a creare alcuni tra i centri commerciali più importanti sul Mar Baltico.
Anche Braunschweig fu bombardata durante la seconda Guerra Mondiale. Nel suo centro restano solo alcuni edifici storici, alcuni ricostruiti, anche se nello stile del tempo in cui furono edificati.
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das Rathaus |
In tutta la Germania sono state inserite nella pavimentazione le Stolpersteine, letteralmente "pietre che fanno inciampare". Si cominciò a inserirle sui marciapiedi e sulle strade nel 1995 e fino ad ora se ne contano 22.000.
Vengono posizionate esattamente davanti alle case o ai luoghi di lavoro occupati da ebrei, che durante il Nazionalsocialismo furono perseguitati e spesso deportati. Ogni Stoplerstein racconta la storia di un ebreo.
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Qui qualcuno è riuscito a fuggire |
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Questa famiglia di cinque persone è invece stata interamente sterminata |